Banner

TIME MACHINE
I VIAGGI NEL TEMPO

(I PRESUPPOSTI)

Bene, le difficoltà emergono soprattutto per il viaggio nel passato, infatti il concetto di "tempo" per come lo abbiamo concepito, è uno scorrere di eventi.
Il famoso scienziato Albert Einstein parlò di una Teoria della Relatività generale con la quale si afferma che lo spaziotempo si curva quando un corpo, o anche la luce stessa, attraversa un qualsiasi campo gravitazionale, fenomeno battezzato col nome di "lente gravitazionale". Per spiegare lo spaziotempo dobbiamo aiutarci immaginandolo come un enorme telo uniforme disteso in tutto l'universo, perfettamente elastico, ben tirato, ma tuttavia increspato in alcune zone occupate da corpi celesti dotati di gravità più o meno forte. Il tempo scorre quindi a differenti velocità in regioni di diverso potenziale gravitazionale, ovvero più veloce se si trova lontano dal centro di gravità, più lentamente se si trova vicino. Pensate, sul nostro pianeta, il tempo scorre leggermente più velocemente in alto, ad esempio in montagna, rispetto alla pianura, anche se questo, in modo del tutto impercettibile e trascurabile. Diversa è invece la faccenda in prossimità di un buco nero o di una stella di neutroni. Se un equipaggio spaziale dovesse finire nei pressi di tali masse enormi, il tempo rallenterebbe rispetto al resto dell'universo e quindi, una volta allontanatosi da lì, esso si troverebbe, a tutti gli effetti, nel futuro. Sul bordo di un buco nero il tempo addirittura si fermerebbe e si pensa che i buchi neri possano addirittura creare dei ponti spaziotemporali (wormhole).
Vediamo ora a che punto si è spinta la scienza. Nel 2017, ricercatori della Washington State University (USA), hanno dimostrato l'esistenza della massa negativa, scoperta che potrebbe permettere i viaggi nel tempo. L'èquipe del dottor Peter Engel lo ha ottenuto raffreddando atomi di Rubidio con dei laser. Il problema è che per lo scopo ne occorrebbero enormi quantità, oltre che questa strada creerebbe dei possibili paradossi. Pensiamo ad esempio di avere una macchina del tempo, di usarla tornando indietro di 5 minuti, e poi di distruggerla. Non potremmo più tornare indietro!
Il paradosso si eviterebbe se esistesse un cosiddetto multiverso, ovvero, una serie di universi paralleli al nostro, ognuno dei quali avrebbe una sua linea temporale indipendente.

VIAGGIATORI DELLO SPAZIO-TEMPO

Le cronache del passato sono piene di fenomeni di "teleportation". Secondo gli esperti, i teleportation o fenomeni di teletrasporto avverrebbero in luoghi particolari, caratterizzati da una porta dimensionale di entrata ed una di uscita. Il fatto accadrebbe in modo spontaneo e senza la volontà del teletrasportato, ma qualcuno sarebbe in grado di vedere queste porte e di utilizzarle.
Nel 1989, racconta Giuliano Bertelli, ex archivista del CUN, un sub immerso nelle acque di Favignana, finì trasportato all'istante sulle coste di Marsala. Più indietro nel tempo, in un documento del 1665 si parla di una condanna, da parte dell'inquisizione portoghese, di uno sfortunato che da Goa, in India, si era materializzato improvvisamente a Lisbona. Poiché venne accusato di aver sovvertito le leggi della natura, venne arso sul rogo.
Ancora più indietro nel tempo, nel 1593, nella piazza principale di Città del Messico comparve dal nulla un soldato in alta uniforme, con i mano un fucile di tipo mai visto. Arrestato ed interrogato, l'uomo in stato confusionale, raccontò di essere una delle guardie del corpo del governatore di Manila, nelle Filippine. Come fosse arrivato fino là non sapeva spiegarlo, ma ricordava bene che il governatore era stato appena assassinato. Non venne creduto e fu imprigionato. Due mesi dopo giunse una nave dalle Filippine con la notizia dell'omicidio del governatore, e il soldato venne subito rilasciato.
Questi ed altri sono fenomeni di teleportation spontanei e sono stati documentati a partire dagli anni '30 dal ricercatore americano Charles Fort. Unitamente agli episodi di teletrasporto, Fort documentò anche casi di piogge di animali e di luci nel cielo, fenomeni divenuti noti in suo onore come "fenomeni fortiani".
Sulla scorta degli studi di Fort, i ricercatori si dicono certi che esistono porte di teletrasporto fra Lisbona e l'India, una a Chascomus in Argentina e una in Uruguay collegate allo Yorkshire inglese. a Bahia in Brasile, nel New Hampshire (USA), a Salisbury in Rhodesia, a Favignana e ad Arona in Italia.
Il nostro parere è che potenti forze elettromagnetiche agiscono talvolta e senza preavviso creando aberrazioni spazio-temporali, perdendo lo sbarramento del muro energetico che separa le diverse idmensioni. I malcapitati che si troverebbero nei pressi del fenomeno verrebbero catapultati in altre realtà parallele del passato, o perché no, del futuro. David Lang per esempio, nel 1880 scomparve sotto gli occhi della moglie e dei figli. E ancora Benjamin Bathurst, l'ambasciatore inglese alla corte di Francesco I d'Austria che disparve alla presenza del suo segretario e del suo valletto il 25 novembre 1809.
Più di recente si sono notati fenomeni fortiani in presenza di esplosioni di ordigni, uragani, terremoti e mancanza di elettricità.
Ecco altri casi documentati di teletrasporto:
il 26 maggio 1828 un giovane alto e dinoccolato, incapace di parlare, viene trovato nella piazza di Unschlitt di Norimberga. Adottato dal prof. Georg Daumer, impara a comunicare e rivela di chiamarsi Kaspar Hauser, e di non avere ricordi ben precisi della sua infanzia.>br> Nel 1959 un uomo d'affari di Bahia, partito da Buenos Aires, viene inghiottito da una strana nube e si ritrova a Salta, a 100 km di distanza.
Il 4 agosto 1968 la piccola Graciela Gimenez di Cordoba, Argentina, si trova improvvisamente teleportata nella piazza centrale della sua città.

free counters