Fra
"gole profonde", fonti anonime e contattisti, i ricercatori ufologici
hanno raccolto una imponente mole di prove cartacee della presenza
aliena sulla Terra. Eccone alcune delle più significative. Solo gli
organi che le hanno emesse possono avvalorare la loro autenticità, e
per questo vi invito a considerarle con un certo sano scetticismo.
Tuttavia, in questi documenti traspare il modus operandi di certi
apparati operativi
militari ed una serie di informazioni di un certo interesse. Altre
invece sono autentiche poiché rilasciate da organi ufficiali alla
stampa o ai ricercatori.
Questo
controverso manuale è esattamente ciò che i Servizi di Intelligence
americani vogliono che trapeli. Naturalmente nessuno potrà mai
avvalorare la sua autenticità, nei Servizi Segreti esistono solo
rivelatori morti o incarcerati a vita, ed il caso Edward Snowden è solo
l'ultimo esempio. Penso che l'idea sia nata da qualche giornalista o
documentarista in cerca di denaro. poi i Servizi, ottenendo inattese
coperture per i loro progetti occulti, hanno cavalcato l'onda. Se i
ricercatori ed i comunisti vanno a caccia di omini verdi, ignoreranno
di certo che nei loro cieli volano mezzi spia segreti.
Dunque a cosa ci può servire questo documento? Ci servirà a fare i
giusti riscontri con la realtà, un punto di vista aggiuntivo, ma
sveliamo prima com'è apparso.
Nel 1984 il produttore televisivo Jaimie
Sandera
riceve per posta un plico anonimo. Al suo interno si trova un microfilm
35 mm in bianco e nero. Essa mostra 8 pagine di documenti classificati
"top secret/majic eyes only", stampati nell'aprile del 1954 e riferiti
ad un gruppo speciale denominato "Majestic-12", un gruppo segretissimo
istituito dal presidente americano Harry Truman nel
1947, a seguito del presunto ufo-crash di Roswell.
Il tutto è stato poi enfatizzato da altri documenti prodotti
dall'ufologo William
L. Moore,
ma certi grossolani errori parlano chiaro. All'occhio esperto, la serie
dei 2 documenti appaiono subito analogie nelle lettere "G" e "N"
battute a macchina, e che risultano in entrambi leggermente più
elevate. In poche parole, sono due fonti create dalla stessa macchina,
più che sospetti per essere stati accreditati da due fonti diverse. In
una disposizione, si invita i militari ad inviare le navi aliene
recuperate all'Area 51 S-4, peccato che la base non si chiamava ancora
così nel 1954.
Naturalmente qualcuno potrebbe accorgersi dell'inganno, ma per fugare
ogni sospetto, si sono sbizzarriti a creare i Men in Black, famigerati
spaventapasseri che minacciano i testimoni di avvistamenti, ma fa parte
del gioco, e va preso come tale.
IL RAPPORTO INFORMATIVO DEI CARABINIERI DI TORRIGLIA DEL 03-01-1979
In Italia è stato generato uno dei documenti ufficiali più interessante del mondo di un incontro ravvicinato con presunti alieni, si tratta del cossiddetto "Caso Zanfretta".
La notte fra il 6 ed il 7 dicembre 1978 il metronotte della società Val Bisagno, Pier Fortunato Zanfretta, sta compiendo il solito giro di controllo nei pressi di Marzano di Torriglia. Quando è giunto dinanzi alla villa "Casa Nostra", attirato da alcune luci sul retro, pensa a dei ladri e decide di sorprenderli, ma si trova dinanzi ad esseri mostruosi alti e metri: i Dargos.
Il
rapporto informativo dei Carabinieri è stato regolarmente trasmesso
alla Prefettura Unificata di Genova con prot. 3947/1 del 03-01-1979,
sottoscritto dal comandante della Stazione di Torriglia, il brigadiere Antonio
Nucchi,
a cui è stata disposta l'archiviazione da parte dell'Autorità
Giudiziaria in data 11-01-1980. Come da prassi, del fatto informarono
il Ministero dell'Interno ed i comandi superiori giudicando il grado di
attendibilità degli eventi "buono".
Il rapporto, che raccoglie le testimonianze dei colleghi di Zanfretta,
parla di condizioni meteo fredde, di galaverna, ciò nonostante il
metronotte viene ritrovato col capo bollente, come pure la carrozzeria
della macchina che conduceva. Il rapporto è fortemente attendibile in
quanto avvalorato dalle testimonianze di una contadina del luogo, dal
guardacaccia Barbacetto, dal brigadiere della Guardia di Finanza
Esposito, dal collega metronotte Pesci e da oltre 50 persone che video
l'enorme ufo volare sulla zona. Se aggiungiamo un'impronta a forma di
ferro di cavallo rilevata sul luogo dell'incontro della misura si 2x3
metri, e la conferma dell'allarme dato via radio al collega operatore Carlo
Toccalino, il corollario di prove è davvero inconfutabile.
Anche se non è un test affidabile al 100%, il 23 dicembre 1978
Zanfretta accetta di sottoporsi ad ipnosi regressiva. L'esame avviene
prima nello studio del famoso dott. Mauro
Moretti a Genova, poi sotto
pentotal, al Centro Internazionale di Ipnosi Medica e Psicologica di
Milano, dal prof. Marco Marchesan,
confermando tutto e di più. Peccato che nel marzo 2012 il dott. Moretti
viene denunciato dai NAS di affidare alcuni pazienti a un collaboratore
senza le abilitazioni necessarie, mettendo così in dubbio la sua
professionalità. Importante è invece il parere del vive-primario di
neurologia dell'ospedale di San Martino, il dott. Giorgio Gianniotti, che lo ha visitato più
volte giudicandolo sanissimo di mente.
Zanfretta dice di essere stato rapito più volte dai Dargos e in
un'occasione, un collega, il ten. Giovanni
Cassiba, scaricò l'intero caricatore della pistola contro le
luci dell'ufo senza conseguenze.
Il povero Zanfretta venne scaricato dalla moglie, abbandonato dagli
amici più cari, deriso, canzonato ed isolato, pedinato dalle forze
dell'ordine e visitato periodicamente. Fino ad oggi ha raccontato la
stessa storia senza mai guadagnarci un euro. Vive aspettando il ritorno
dei Dargos per capire perché, saltuariamente deve recarsi in un posto
segreto a scaricare le sue memorie in uno strano apparecchio sui monti
liguri.
Sopra
òa testimonianza di un altro caso difficilmente smontabile, quello di Stefan
Michalak.
Il 19 maggio 1967, Michalak, meccanico di professione con l'hobby della
geologia, decide di passare il weekend nel Parco di Whiteshell. Alle
5.30 del mattino lascia il motel per raggiungere il Lago Falcon,
Manitoba (Canada).
Secondo quanto ha dichiarato, Michalak alle 12.15 si trovava in riva al
lago intento ad esaminare una vena di quarzo quando vide le oche
scappare e subito dopo scendere 2 ufo. Uno si dileguò mentre l'altro
atterrò. Era un disco di 13 metri di diametro per 3 di altezza (vedi
disegno sopra). Da un'apertura laterale da cui uscirono delle voci
incomprensibili. Stefan pensò ad un velivolo sperimentale, entrò e
toccò un pannello luminoso. Era molto caldo pertanto ritrasse la
mano, ma subito da una specie di griglia uscì un gas caldo che investì
l'uomo. Dolorante, si riprese e fece in tempo a veder l'oggetto
allontanarsi per poi cadere in preda a nausea e mal di testa. Sulla
strada del ritorno incontrò una pattuglia della Polizia montana che
ignorarono il suo racconto, pensando fosse ubriaco. Non riuscì a
reperire un medico in zona e perfino il giornale locale non aveva
persone da mandargli. Chiamò quindi il figlio che lo accompagnò subito
in ospedale. Il resto è una serie di visite dalle diagnosi poco accorte
che rivelarono una diminuzione di globuli bianchi e nessuna traccia di
radiazioni. L'uomo, dalle evidenti bruciature sull'addome, si riprese
completamente dopo un mese perdendo 12 chili di peso.
Sia la Polizia montana che la Royal Canadian Air Force svolsero
indagini e giudicarono le prove poco attendibili, pur non sapendo
spiegare la malattia patita da Michalak, e fu redatto il rapporto che
vedete a destra. Il caso fu indagato anche dalla famosa Commissione
Condon capeggiate dal fisico Roy Craig.
Sopra
potete vedere cosa succede se un pubblico ufficiale nell'esercizio
delle sue funzioni attesta di aver assistito a fenomeni ufologici,
ovvero si deve affrontare un'inferno di persecuzioni e minacce neanche
troppo velate.
Ci troviamo nel territorio di Chiesa Valmalenco (SO) dove dal 2011 si
susseguono copiosi fenomeni ufo. Un solerte uomo dell'Arma, il
luogotenente Alessandro di Roio,
comincia a ricevere segnalazioni di avvistamenti e li trasmette
doverosamente agli organi superiori. Questi ultimi non gradiscono e gli
intimano di "moderare" o di "evitare" di mandare questi rapporti, ma un
innato senso di giustizia e di verità lo spingono a perseverare.
Ebbene, di colpo, si trova a doverne rispondere al Tribunale di Sondrio
e a quello Militare di Verona, accusato di falso ideologico in atto
pubblico, truffa continuata e perfino di essersi intascato ore di
straordinari per pattugliare casi di ufo.
Il 12 ottobre 2022, ormai in pensione, viene prosciolto dalle accuse di
diffamazione continua e pluriaggravata nei confronti dell'allora
capitano dei Carabinieri di Sondrio Federica Galvagno e dall'allora
comandante provinciale, il colonnello Emanuele De Ciuceis, superiori
che avrebbero anche tentato di trasferirlo a Morbegno.
Certo, alcune delle foto di alieni documentate dal militare sono state
valutate dagli esperti come probabili falsi, ma non tutte, come queste
sotto...