Banner

LE PROVE
NELLA STORIA

Continuiamo il percorso probatorio analizzando reperti più recenti. Come potrete notare, le testimonianze sono sempre state sotto gli occhi di tutti, celate nelle opere d'arte o palesemente raccontate dai giornali dell'epoca.


Prodigiorum Liber

Lo storico romano del IV secolo, Giulio Ossequente, attingendo da numerosi volumi di Tito Livio, ci ha fatto pervenire il suo interessantissimo "Prodigiorum Liber", una raccolta di fatti insoliti avvenuti dal 190 all'11 a.C. Fra eventi strano ma possibili, come nascite di bambini con due sessi o di un mulo con tre gambe, ne elenca altri riconducibili agli odierni fenomeni paranormali: l'avvistamento in cielo di due soli a Formia nell'anno 163 a.C., di scudi volanti (clypeus) o armi volanti su Compsa (154 a.C.), di un sole di notte a Capua nel 163 a.C., una fiaccola ardente che vola su Tarquinia, pioggia di sangue da Vulcano, pietre nel Piceno il 186 a.C., e ancora 3 soli e tre lune in Gallia (122 a.C.), un maiale nato con mani e piedi umani a Cere, e tanti altri che potrete scaricare e leggere personalmente nella Sezione Libri.


Il razzo di Toprakkale 

Questo è il cosiddetto "Razzo di Toprakkale" (830-612 a.C.), rinvenuto nell'antica Tuspa (Turchia). Il celebre scrittore azero Zecharia Sitchin lo rinvenne nel Museo di Archeologia di Istanbul. Nonostante molti esperti si siano affrettati a bollarlo come un falso, il museo continua a esporlo come uno dei reperti più importanti. Strano, no?


Modellini precolombiani

Questi autentici modellini in oro, rinvenuti in diverse località colombiane (Calima, Tairona e Tolima), sono stati datati fra il 500 e l'800 d.C. Come al solito si sono affrettati a fornire improbabili spiegazioni storico-scientifiche parlando di modellini di insetti, pesci e volatili. Impariamo una cosa una volta per tutte: uomo antico o moderno, se vede un aereo, scolpisce un aereo! Non è forse quello che hanno fatto gli uomini preistorici con i dinosauri disegnandoli sulle caverne? Con lo stesso metro di misura arriverete presto a capire che nella mitologia c'è molto meno mito di quello che si pensi.


Graffiti di Backhorn Wash

Presso i Nativi Americani dello Utah (Buckhorn Wash e Freemont) vi sono i resti di una cultura precolombiana risalente al 950 d.C.


Si scorge una ipotetica figura di Arcangelo Raffaele ma anche gli immancabili alieni grigi noti presso i nativi come "il popolo formica". Le loro leggende narrano di visite da parte di uomini delle stelle, come quelle degli Indiani Hopi (Arizona) che ricevettero insegnamenti da abitanti delle Pleiadi. Altri hanno avuto visite di sfere di luce che rapivano e portavano sui loro pianeti i bambini più dotati. Uno di questi popoli stellari, i Katchinas (i Saggi), erano particolarmente amato dagli Hopi che avrebbero trasportato le loro tribù attraverso il tempo, prevenendo i sconvolgimenti periodici della Terra. Essi li avrebbero inoltre istruiti su come guardare le stelle, tagliare le radici, rispettare le leggi e tanto altro. Erano di razza bianca e sparirono di punto in bianco. Gli Hopi attendono ancor oggi il loro ritorno.


Il calendario Maya

La civiltà Maya è sicuramente stata visitata da civiltà aliene e fra i suoi reperti possiamo intravederne le tracce. Sopra è visibile la lastra tombale rinvenuta a Palenque, nel Chiapas (Messico), dall'archeologo Alberto Ruz Lhullier, una copertura a protezione dei resti del re Pacal. Gli studiosi spiegano la scena come la caduta del re dall'albero della vita verso il regno dei morti. Davvero fantasioso, ma agli occhi di tutti la scena è chiara: il re pilota da seduto un razzo, o tiene un dispositivo fra le mani per mezzo di una specie di manubrio. La statuetta a destra poi, come non associarla ad un moderno astronauta? E che ne sapevano i Maya di razzi ed astronauti? Leggete la pagina dedicata ai viaggi nel tempo e tutto avrà un senso.


Reperti Maya

Di questi ultimi reperti rinvenuti in una piramide Maya da un gruppo dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia, non sappiamo molto, ma sappiamo che il Governo messicano ha tentato di fare delle rivelazioni attraverso un documentario che non è mai stato trasmesso. Ci ha pensato il ministro del Turismo dello stato di Campeche, Luis Augusto Garcia Rosado a rivelare che la traduzione dei codici Maya descrivono contatti avvenuti con gli alieni e che i messicani avrebbero scoperto piste di atterraggio datate 3.000 anni fa. Secondo il ministro, i Maya possedevano molte conoscenze sia tecnologiche che astronomiche, ma furono costretti a fuggire dopo un'invasione di "esseri con oscure intenzioni".


Crocifissione di Mtskheta

Questa crocifissione dipinta su uno dei due lati del monumento funebre della martire di Sidonia, si trova nella cattedrale ortodossa di Mtskheta (Georgia). La presenza del dipinto sarebbe giustificata dal fatto che un certo Elia, ebreo georgiano di Mtskheta, assistette alla crocifissione del Cristo (se mai fosse accaduto...). Tralasciando la leggenda sulla tunica del Redentore, anche quella portata in Georgia da Elia, ciò che balza subito agli occhi è la presenza di quelle due navicelle. Non credo si possa inventare qualcosa a riguardo, sono esattamente ciò che sembrano.


Altare di Mosoli

Questa illustrazione ci perviene dal pannello frontale dell'altare di Mosoli, una tavola di legno dipinta con rilievi di stucco del XIII secolo, oggi esposta al Museo Nacional de Arte de Cataluna (Barcellona). La scena mostrerebbe semplicemente uno dei Re Magi che indica la stella cometa, una stella alquanto anomala. Simile è l'illustrazione accanto presa dagli Annales Regni Francorum, un'opera che descrive l'operato dei sovrani di Francia dal 741 all'829 d.C., e che annovera fra gli autori Eginardo, il biografo di Carlo Magno. L'apparizione descritta sarebbe avvenuta durante l'assedio del castello di Sigiburg, nell'anno 776. I Sassoni avevano appena circondato i Franchi quando un gruppo di "scudi fiammeggianti" apparve sorvolando la cima della chiesa. I Sassoni, pensando ad un intervento divino a protezione dei Franchi, scapparono spaventati. Se non fosse ancora chiaro di quanto gli alieni si siano sono intromessi nella storia umana...


Affresco di Visoki Decani (Serbia)

L'affresco sopra esposto, risalente al 1.350 d.C., è ospitato all'interno della chiesa ortodossa serba di Visoki Dacani, nella valle del fiume Bistrica. Esso è diverso da tutti gli affreschi della zona in quanto mostra degli uomini volare dentro una palla infuocata. E come altro potevano descrivere un ufo con conducente a quel tempo? Il pittore lo fa iconografando il Sole e la Luna perché sa che deve camuffare la verità, nasconderla agli occhi degli inquisitori. Su chi sono questi inquisitori vi invito a visitare la Sezione dedicata alle Razze Aliene.


La Madonna e San Giovannino

Questo tondo è un'opera attribuita al Ghirlandaio (Filippino Lippi), noto come "La Madonna e San Giovannino" è custodito a nelle Gallerie degli Uffizi a Firenze. E' sbalorditivo di quanto il particolare in alto a destra sia chiaramente una navicella in volo e con la tipica inclinazione con cui le osserviamo ancora oggi.


Arazzo di Beaume

Lo splendido arazzo in lana e seta che osservate ora, risale al XIV secolo ed è posto a corredo della chiesa collegiale di Notre-Dame de Beaume, in Borgogna (Francia). In alto a sinistra potete osservare un oggetto in cielo molto noto agli ufologi che lo chiamano "cappello di prete", un ufo avvistato per esempio a Peissac (Usa) il 28 luglio 1952, o a Wall Tounship (New Jersey) nel marzo del 1966. La chiesa contiene altri arazzi fra i quali spicca quello che vedete a destra, interessante per via di un alro velivolo nel cielo a forma di croce, altro velivolo avvistato più volte nella nostra epoca.


Manifesto di Norimberga

Questo manifesto di Norimberga non lascia spazio a nessuna mistificazione perché è ben documentato. Si tratta di una stampa che riporta un clamoroso evento avvenuto il 14 aprile 1561. Gli abitanti di Norimberga (Germania) assistettero ad una battaglia nei cieli fra velivoli dalle diverse forme. Lo scontro durò circa un'ora e terminò quando alcuni velivoli caddero al suolo incendiando la periferia della città.
Il 7 agosto 1566, accadde qualcosa di simile nei cieli di Basilea (Svizzera). Samuel Koch riportò nel volantino cittadino dell'epoca una battaglia fra globi rossi e scuri avvenuta al sorgere del sole. La stampa ed il testo integrale del racconto sono consultabili presso la Biblioteca Centrale di Zurigo.


Theatrum Orbis Terrarum

L'illustrazione a sinistra è tratta dal Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius Abraham, e riporta un avvistamento ufo avvenuto ad opera di due navi olandesi nel Mare del Nord. Accanto, un disegno di provenienza ignota, descrive invece un avvistamento ufo avvenuto ad Amburgo il 4 novembre 1697, dove videro volteggiare "due ruote incandescenti".


Prodigiorum Orum AC Ostentorum Chronicon

Sopra, illustrazioni presenti nel raro Prodigiorum Orum AC Ostentorum Chronicon di Conrad Lycosthenes (1.557 d.C.). L'autore ha raccolto tutti i racconti di strane creature e di eventi bizzarri ascoltati dai viaggiatori dell'epoca. Altro testo interessante è il Libro dei Miracoli, stampato ad Augsburg (Germania) dai cittadini protestanti del XVI secolo, ebbene è la trasposizione di un fatto verificatosi sulle colline di Spoleto, dove videro un globo infuocato di colore aureo scendere a terra, crescere di intensità e poi volare verso oriente "oscurando per grandezza il sole". E cosa mai potrebbe essere se non un ufo?


Glorificazione dell'Eucarestia

Questa è la Glorificaziione dell'Eucarestia di Ventura Salimbeni, un dipinto conservato nella chiesa di San Lorenzo in San Pietro, a Montalcino (SI), risale al 1.600 e mostra un oggetto che il 4 ottobre 1957 tutti abbiamo conosciuto come il satellite russo Sputnik.


Ume no chiri

L'illustrazione sopra è tratta dal libro Ume no chiri (Polvere di albicocca) ed è stata pubblicata in Giappone nel 1.803. Di cosa si tratta? Pare che una donna attraente giunse su un oggetto misterioso simile ad una nave, chiamato dai naviganti "Utsuro-bune". Approdò sulle coste giapponesi della provincia di Hitachi. Era una nave cava, lunga 5,4 metri ed alta 3,3, di color legno di sandalo rosso e ferro, con finestre di cristallo e vetro. Poiché non capivano la sua lingua, i pescatori la lasciarono ripartire.


free counters