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LE DIMENSIONI

Il MultiversoCon lo sviluppo della fisica quantistica e il progresso tecnologico, i tempi per ipotizzare l'esistenza di altre dimensioni o di un mondo "multiverso" appaiono maturi. Se esistono davvero, da quali leggi sono governate? Come funziona il tempo in queste dimensioni? Vi si potrà accedere? Analizziamo cosa dice la scienza e cosa ci hanno raccontato gli incontri ravvicinati con le creature extradimensionali.
Escludiamo le 4 dimensioni classiche con cui abbiamo a che fare quotidianamente, fatta di lunghezza, larghezza, e profondità, partiamo dalla quinta, quella in cui viviamo e nella quale si può distinguere uno spazio ed un tempo. Il tempo, a sua volta, e strettamente legato alla velocità: tanto più essa sarà elevata, tanto meno il tempo scorrerà, e viceversa. Ma queste regole funzionano nella nostra dimensione in quanto sperimentate, ma se esistessero altre dimensioni che rispondono ad altre leggi?
Il cosmo, in particolare, potrebbe contenere dimensioni aggiuntive, invisibili. Sono solo teorie ma su di esse lavorano decine di scienziati per provarle.
Intanto Albert Einstein ipotizzò che lo spazio-tempo può addirittura curvarsi in presenza di gravità. Se immaginiamo lo spazio come un telo nero, elastico e ben teso, e vi poggiamo sopra una biglia di un certo peso, vedremo che il telo si deforma sotto la forza del peso. Bene, nell'universo reale, la biglia è una stella che con la sua forte gravità deforma lo spazio, e quindi il tempo.
Un discorso particolare va fatto per i buchi neri, nelle cui prossimità lo spazio è così curvo che curva anche la luce, e questa, quando passa nei pressi del cosiddetto "orizzonte degli eventi", viene deviata così tanto che gira intorno al buco nero più volte prima di uscirne. Molto di recente inoltre, uno studio dell'università di Stanford ha osservato il lato nascosto del buco nero della galassia di I Zwicky 1 (876 milioni di anni luce da noi), ed ha scoperto che attraverso il buco nero filtrano dei particolari fotoni, detti "fotoni X" che fuoriuscendo dall'altro lato, creano degli spettacolari lampi di luce. Tutto questo, ha stabilito nuove regole della fisica che, se applicate al concetto delle dimensioni, apre nuove possibilità. Infatti, il tempo attorno ad un buco nero è così concentrato che 1 minuto passato accanto all'orizzonte degli eventi, può corrispondere ad un nostro milione di anni. Dentro a un buco nero il tempo viene addirittura annullato!
Parliamo ora del multiverso, ossia un universo fatto di diversi mondi paralleli. Ipotizzato negli anni '50 dal geniale matematico americano Hugh Everett III, della princeton University, e per questo deriso al punto da dover abbandonare la carriera accademica, oggi costituisce una reale possibilità, soprattutto dopo la scoperta della quantistica. La fisica quantistica infatti, ha dimostrato che particelle appartenenti al mondo subatomico possono coesistere in luoghi diversi. Questa sorprendente scoperta fa si che in altri luoghi dimensionali Leonardo Da Vinci possa essere un Re e in un altro un illustre sconosciuto, che le Torri Gemelle non ci siano mai state o siano ancora al loro posto! Secondo Everett, ogni universo si divide in una serie di nuovi universi, quando viene effettuata una misurazione quantistica, ed è proprio dall'interazione fra questi mondi, soprattutto di tipo repulsivo, che nascerebbero i fenomeni quantistici. Nel multiverso, precisa David Deutsch, fisico della Oxford University, ogni volta che facciamo una scelta si realizzano anche le altre, perché i nostri doppi negli universi paralleli le compiono tutte. E per farvi ben capire come tutto ciò funzioni, aggiungerò che secondo Lisa Randall, prima donna ad ottenere la cattedra di Fisica teorica alla Harvard University, la chiave è insita nella forza di gravità. In base ai suoi studi, gli universi vicinissimi al nostro anche se invisibili, sarebbero immersi in uno spazio a più dimensioni, come un arcipelago di isole sparse nell'oceano. Su uno di questi isolotti sarebbero concentrate le particelle che trasportano, come fanno i fotoni con la luce, la forza di gravità. Questa ci appare debole poiché diluita su più universi, che la assorbono come una spugna. Per meglio capire, Randall fa l'esempio di un piccolo magnete che attira una graffetta, nonostante la Terra eserciti su di essa la propria attrazione gravitazionale.
Ora colleghiamo quanto detto al "paranormale". Se è vero che esistono realtà diverse parallele, esistono sicuramente doppi di noi più o meno evoluti, a seconda della loro evoluzione spirituale e del piano dimensionale che li ospita, e queste dimensioni fatte di energia che vibra, possono essere superiori o inferiori alla nostra, sempre in termini evolusionistici. Siccome sono direttamente collegate alla nostra dimensione, e con essa interagisce, come la meccanica quantistica ci ha mostrato, ecco che si materializzano tutti i fenomeni paranormali conosciuti che così, paranormali non sarebbero più. Intelligenze superiori ci suggerirebbero telepaticamente messaggi di amore e speranza, ma anche soluzioni a problemi complessi, mentre altre inferiori, tramite scrittura automatica, canalizzazioni, visioni, profezie, ecc., messaggi disfattisti, di incombenti catastrofi. Di sicuro, chi sta "sopra" sa cosa succede "sotto", e non viceversa. Perfino le possessioni demoniache trovano ora spiegazioni nel multiverso.

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