Il Triangolo delle Bermuda è
un'ipotetica zona di circa
1.100.000 Km2 con i 3 vertici rispettivamente a nord delle isole
Bermuda, sul punto più orientale dell'isola di Porto Rico e sul punto
più a sud della penisola della Florida.
L'area deve la sua sinistra fama ad una serie di incidenti e sparizioni
accaduti a diversi mezzi di trasporto, per lo più marittimi ed aerei,
oltre ad apparizioni ufo e strane aberrazioni magnetiche.
L'11 ottobre 1492 il famoso navigatore Cristoforo Colombo annota
nel suo diario l'apparizione di una luce inspiegabile intorno alla sua
nave, avviando una leggenda che riecheggia ancora ai giorni nostri. Si
parlerà della perduta Atlantide, di attivita aliena, di buchi
spazio-temporali, caratterizzando sempre il triangolo come un luogo
misterioso e pericoloso.
La prima sparizione documentata risale al 1840, quando la nave
mercantile Rosalie, in viaggio fra l'Europa e i Caraibi, fu ritrovata
senza equipaggio, ma in perfetto ordine, con le scialuppe ancora al
loro posto. Unico sopravvisuto, un canarino in gabbia. I velieri magari
si prestavano ad essere poco adatti ad attraversare l'oceano, ma nel
1925 sparisce la nave da carico SS Cotopaxi con 32 uomini ed il suo
carico di carbone, dopo aver chiesto soccorso. Non verrà mai trovata.
Okay, erano anni in cui le comunicazioni dei mezzi di trasporto erano
ancora primitive, i soccorsi in mare non erano molto efficienti, ma poi
arriva la scomparsa della Squadriglia del Volo 19. Ora siamo nel 1945
ed un'intera squadriglia, composta da 5 caccia TBM Avenger, è in volo
al largo della Florida per una missione di addestramento. Il capitano George W. Stivers , in
contatto
con la torre di controllo di Fort Lauderdale, lamenta di non
distinguere più dov'è l'ovest, di trovare strani tutti i riferimenti
visivi. L'oceano sembra bianco! Le comunicazioni vengono interrotte ed
in loro soccorso parte subito un idrovolante Martin Mariner. Scomparirà
anche lui, con il resto della squadriglia.
Le sparizioni attualmente continuano, anche se sono drasticamente
diminuite. Sono aumentate certamente le spiegazioni scientifiche (Bolle
di metano suboceaniche, uragani, onde anomale, ecc.) ma niente che
abbia riportato indietro le oltre 70 sparizioni misteriose o anche solo
uno dei suoi passeggeri.
Tralasciando per un attimo il suicidio dell'ufologo americano Morris
Jessup, che sosteneva l'esistenza di una base aliena sul
fondo oceanico, e il libro di Charles Berlitz che ha
gonfiato il numero delle sparizioni, andiamo piuttosto a sentire
qualcuno che dal Triangolo maledetto s'è salvato. Il 4 dicembre 1970 un
Beechcraft Bonanza, condotto da Bruce Gernon con due
passeggeri, partito dall'isola di Andros (Bahamas) per un viaggio
d'affari, e diretto in Florida. Ad una quota di 3.500 metri l'aereo
cominciò a trovare banchi di grosse nuvole che si comportavano in
maniera insolita: aumentavano di grandezza. Il pilota fu costretto ad
attraversarne una e all'interno tutto divenne buio. Improvvisamente
apparvero grossi lampi bianchi quà e là. Dopo mezz'ora di volo, Gernon
si rese conto che era la stessa nuvola incontrata in partenza ed aveva
una forma di un lungo tunnel vorticoso. Quando fu giunto verso
l'uscita, la nuvola cominciò a restringersi, i strumenti di bordo
impazzirono. Quando riuscì ad uscirvi sperimentò una sorta di "mancanza
di peso" per qualche secondo. La prima preoccupazione fu quella della
posizione, pertanto contattò la più vicina stazione radar che lo
localizzò sopra Miami. Aveva percorso una distanza di 400 Km in 47
minuti, la metà di quella che occorreva solitamente, considerando che
l'aereo aveva una velocità di crociera di 290 km/h. Il pilota, con
oltre 600 ore di volo all'attivo, controllò il livello del carburante
all'arrivo, e constatò che non era coerente col tragitto. Nessuno fu in
grado di spiegargli cosa fosse successo e scrisse perfino un libro (Il
volo nella nebbia elettrica).
Una coincidenza balzerà all'occhio dei ricercatori: quel giorno
verranno registrati 84 macchie solari che hanno rilasciato forti venti
solari a 700 Km/sec. Forse questo può aver generato delle aberrazioni
spazio-temporali, ma diamine, stiamo parlando del Triangolo delle
Bermuda.